- 27 Agosto 2021
Credito di imposta fino a 5.000 euro per chi acquista o installa sistemi finalizzati al miglioramento della qualità delle acque
Il bonus Acqua Potabile è stato istituito dalla legge di Bilancio 2021 e a giugno l’Agenzia delle Entrate ha stabilito i criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito (provvedimento n. 153000).
A chi spetta
Il bonus può essere fruito da:
- Persone fisiche
- Soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni
- Enti non commerciali (compresi gli ETS e gli enti religiosi civilmente riconosciuti)
Quando spetta
Il bonus spetta se si sostengono spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290. Tali spese devono essere sostenute al fine di migliorare qualitativamente l’acqua destinata al consumo umano ed erogata da acquedotti. Il fine di questa agevolazione è infatti quello di ridurre il consumo di bottiglie di plastica.
Il beneficiario del bonus deve sostenere le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo.
Limiti temporali
Le spese devono essere sostenute tra il 1 gennaio 2021 e, grazie all’ultima legge di Bilancio, il 31 dicembre 2023.
Importo
Il credito è pari al 50% della spesa sostenuta, con un massimo per unità immobiliare pari a 1.000 euro (se si tratta di abitazione ad uso privato) o 5.000 euro (se l’immobile è destinato ad attività commerciale o istituzionale).
La spesa inoltre va sostenuta mediante bonifico bancario o postale, o mediante sistemi di pagamento tracciabile. Deve inoltre risultare da fattura (o altro documento commerciale) in cui venga indicato il beneficiario del credito.
Come fruirne
Va presentata un’apposita comunicazione tra il 1 febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa. Entro 5 giorni dalla presentazione, l’Agenzia rilascia una ricevuta che indica l’accettazione della richiesta ovvero il diniego (e le relative motivazioni).
Il credito potrà poi essere utilizzato:
- Dalle persone fisiche, in compensazione o inserendolo nella dichiarazione relativa all’anno di imposta in cui si sostiene la spesa
- Dagli altri soggetti, esclusivamente in compensazione
Per chi inserisce il credito in dichiarazione, la parte non utilizzata può essere riportata negli anni successivi (fino ad esaurimento del bonus).
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Aggiornato al 02 febbraio 2022