- 26 Maggio 2020
Credito da 500 per acquistare biciclette e monopattini elettrici, bonus vacanze e ristoro degli abbonamenti ai mezzi pubblici: focus su tre attese agevolazioni del DL Rilancio
Bonus biciclette – importanti novità
Anche se rimane valido tutto quanto scritto di seguito, a fine agosto il Ministero dell’Ambiente ha reso noto che non verrà rilasciata alcuna app per richiedere il bonus. Sarà sufficiente compilare un modulo su cui indicare gli estremi dell’acquisto, i dati del beneficiario del credito, e l’IBAN su cui accreditare il rimborso. La richiesta andrà compilata probabilmente sul sito del Ministero dell’Ambiente e i rimborsi verranno erogati in ordine cronologico entro un paio di settimane dall’invio della richiesta. La modulistica dovrebbe essere pubblicata a breve, e la richiesta potrà essere inoltrata dai primi giorni di settembre.
Bonus biciclette
Tra le misure previste dal DL Rilancio, il bonus biciclette mira a incentivare un cambiamento nella mobilità delle grandi città.
Il bonus è infatti destinato ai cittadini maggiorenni che hanno la residenza nei capoluoghi di Regione e Provincia e nelle Città Metropolitane (anche sotto i 50.000 abitanti), e nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Si tratta di un contributo pari al 60% della spesa sostenuta ed entro un limite massimo di 500 euro. Il bonus viene prima erogato al cliente, mediante uno sconto sul prezzo di acquisito, e successivamente rimborsato al negoziante.
L’acquisto deve essere fatto nel periodo compreso tra il 4 maggio e il 31 dicembre 2020, e il bonus può essere richiesto una sola volta.
Con questo bonus si possono acquistare biciclette, anche a pedalata assistita, veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (per esempio monopattini, hoverboard e segway), e servizi di mobilità condivisa a uso individuale (esclusi quelli mediante autovetture).
Per usufruire del bonus sarà predisposta un’applicazione web dedicata, accessibile mediante il sito del ministero dell’Ambiente. Occorrerà essere in possesso delle credenziali SPID.
Contributi del Comune di Milano per veicoli a basso impatto ambientale
In aggiunta al bonus biciclette statale, il Comune di Milano ha varato un piano di contributi per privati e imprese che vogliano sostituire o acquistare nuovi veicoli a basso impatto ambientale.
L’incentivo è destinato a cittadini maggiorenni e non ci sono vincoli legati all’ISEE. Inoltre, la misura si estende anche a micro, piccole e medie imprese, a lavoratori autonomi titolari di partita IVA residenti a Milano, a enti del terzo settore e alle imprese artigiane (anche non milanesi, purché titolari di licenza per l’esercizio dell’attività di vendita su aree pubbliche rilasciata dal Comune di Milano).
Il contributo potrà arrivare a un massimo di:
- 1.500 euro per bici ibridi o elettriche
- 1.800 euro per l’acquisto di scooter senza obbligo di rottamazione
- 3.000 euro per l’acquisto di scooter con obbligo di rottamazione o per chi non possiede un veicolo da almeno quattro mesi
- 6.000 euro per l’acquisto di un’auto ibrida, con contestuale demolizione di un veicolo di trasporto persone con alimentazione benzina fino a euro 2 incluso o diesel fino a euro 5 incluso.
Le imprese potranno acquistare fino a cinque veicoli commerciali o veicoli per il trasporto delle persone, con contributi che andranno per esempio tra i 6.600 e i 16.200 euro per i furgoni, fino ai 21.000 euro previsti per i camion.
Per poter richiedere l’incentivo, occorre aspettare la pubblicazione del bando sul sito del Comune. La domanda sarà possibile fino ad esaurimento fondi e comunque entro il 30 novembre 2020, per acquisti effettuati a partire dallo scorso 4 maggio.
Clicca qui per vedere la tabella dei contributi
Bonus vacanze
Molto atteso anche il bonus vacanze, che consiste in un bonus a massimo di 500 euro per le spese sostenute dalle famiglie per andare in vacanza, esclusivamente in strutture turistico-ricettive italiane.
Il bonus si può spendere dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, e non è necessaria alcuna domanda per ottenerlo.
L’importo del bonus varia a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare:
- euro 500 per famiglie con tre o più componenti
- euro 300 per le coppie
- euro 150 per i single
Inoltre, spetta solo se l’ISEE del nucleo familiare non supera i 40.000 euro.
Ma in cosa consiste? L’importo del bonus si divide in due parti: per il 20% si tratta di una detrazione IRPEF che il beneficiario potrà far valere nella prossima dichiarazione dei redditi, e per l’80% è uno sconto sul prezzo che verrà applicato direttamente sulla fattura dalla struttura ricettiva (albergo, B&B etc.).
l bonus può essere richiesto da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dall’intestatario della fattura, attraverso l’applicazione per dispositivi mobili IO, l’app dei servizi pubblici, alla quale si può accedere con Spid o carta d’identità elettronica.
L’app genera un codice univoco e un QR-code identificativo, e uno dei due dovrà essere comunicato al fornitore che ne verificherà la correttezza attraverso la procedura web predisposta nell’ambito dell’area riservata del sito Internet delle Agenzia delle Entrate.
Il fornitore, a sua volta, potrà utilizzare la propria parte di credito in compensazione mediante modello F24 (con codice tributo apposito, che verrà istituito a breve), oppure cederlo a terzi.
Il pagamento dovrà essere attestato attraverso fattura elettronica (o documento commerciale), su cui andrà indicato il codice fiscale del beneficiario del credito.
La spesa va sostenuta in unica soluzione e nei confronti di una sola struttura ricettiva, anche se a fronte di più servizi (p.e. pernottamento più pasti).
Non si applica alle prenotazioni effettuate attraverso piattaforme o portali telematici, fatta eccezione per le agenzie di viaggio e i tour operator.
Dal punto di vista delle sanzioni, è importante sottolineare che le strutture ricettive non sono considerate responsabili nel caso in cui il bonus venga poi disconosciuto per assenza dei requisiti da parte del soggetto che lo ha richiesto: esse non sono infatti tenute ad alcuna verifica preventiva sul rispetto dei requisiti (reddituali e non) previsti dalla norma. Saranno invece sanzionate nel caso in cui utilizzano o cedano un maggior credito rispetto alla parte del bonus che spetta loro direttamente.
Abbonamento mezzi pubblici
L’art. 215 del Decreto Rilancio prevede anche la possibilità di chiedere un ristoro degli abbonamenti ai mezzi pubblici non goduti a causa dell’emergenza Coronavirus.
Per poter accedere al rimborso, occorre essere in possesso di un abbonamento in corso di validità durante il periodo in cui sono state adottate dal Governo le misure di restrizione agli spostamenti, e produrre un’autocertificazione che attesti che, per questo motivo, non è stato possibile utilizzare l’abbonamento, in tutto o in parte.
A seconda della scelta della singola azienda di trasporti, il rimborso potrà poi essere erogato sotto forma di voucher o di prolungamento del periodo di abbonamento.
La domanda può essere inoltrata ad ATM entro il 31 ottobre, mediante una semplice procedura disponibile sul sito e attivando poi le mensilità aggiuntive tramite i totem presenti ai mezzanini delle metropolitane.
Aggiornato al 26 agosto 2020